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Dieta chetogenica:

per cosa nasce e quali sono i presupposti

Una cura ai disturbi neurologici

La chetogenica è tra le diete più utilizzate per il dimagrimento ma nasce in realtà per trattare l’epilessia e altri disturbi neurologici, tra cui l’emicrania, caratterizzata da ricorrenti mal di testa, che nelle forme più gravi possono determinare un significativo peggioramento della qualità della vita.

Quello che noi definiamo mal di testa, tecnicamente è definito cefalea ed emicrania, un dolore provato in qualsiasi parte della testa e del collo, percepito dalle strutture sensibili che circondano il cervello, quali muscoli, nervi, arterie, vene. Le cause possono essere molteplici e infatti esiste un complesso sistema di classificazione che suddivide gli oltre 200 tipi di mal di testa noti in 14 gruppi diversi.

Dieta chetogenica: per cosa nasce e quali sono i presupposti, Raffaele PIcco.

Le conseguenze dell’emicrania 

Si tratta di una patologia debilitante, la prima causa di disabilità nel mondo per la popolazione al di sotto dei 50 anni di età, fonte oltre che di grandi sofferenze anche di un notevole danno economico, visto che i soggetti affetti sono spesso incapaci di lavorare durante gli attacchi. Le donne sono più suscettibili degli uomini, da 2 a 3 volte, soffrono di attacchi più lunghi, più debilitanti e anche più frequenti.

L’emicrania si manifesta con dolore ad un lato della testa, spesso pulsante, aggravato dall’attività fisica e spesso accompagnato da nausea e profondo fastidio nei confronti di luce, suoni e anche odori. L’emicrania può essere preceduta o accompagnata da aura, una serie di sintomi più spesso visivi ma talvolta sensoriali, dolori e formicolii.

Come trattare l’emicrania

Negli ultimi anni si è cominciato anche a indagare l’uso di alcune diete per il trattamento dell’emicrania. Una in particolare sembra essere efficace: la dieta chetogenica.

La chetogenica si è dimostrata efficace con riduzione della frequenza e dell’intensità degli attacchi, minor ricorso a farmaci e, in alcuni casi, alla scomparsa all’emicrania. In uno degli studi una dieta ipocalorico chetogenica è stata comparata con una dieta non chetogenica dal medesimo apporto calorico, che ha portato ovviamente a riduzione del peso dei pazienti accompagnato da una riduzione degli attacchi soltanto nei soggetti sottoposti a regime chetogenico, prova evidente del ruolo cruciale della chetosi nella prevenzione dell’emicrania.

I benefici della dieta chetogenica 

In buona parte dei casi uno o due mesi di dieta chetogenica sono sufficienti a ridurre gli attacchi; a questo punto il paziente può passare in maniera graduale a una dieta a basso indice glicemico, in cui è possibile consumare cereali integrali, legumi e frutta, evitando tuttavia di creare picchi glicemici importanti. Gli effetti benefici della chetogenica possono estendersi a diversi mesi e quando cominciassero a scemare è possibile riprendere la dieta chetogenica, alternando in cicli successivi le due diete, con le modalità e i tempi che permettono di controllare meglio la patologia.

Per approfondimento sulla dieta chetogenica:

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